I Macchiaioli - Parco Culturale di Camaiano

Vai ai contenuti
Questo territorio, il  suo paesaggio, i suoi colori e i suoi personaggi, sono stati ammirati e scelti da chi guarda con occhi acuti e profondi, da chi non vuole ritrarre soltanto qualcosa di “bello”, se così si può dire, ma vuole trasmettere la vera anima di ciò che ritrae. Stiamo parlando dei
Macchiaioli
I Macchiaioli (Giuseppe Abbati, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani, Giovanni Fattori, Vincenzo Cabianca, Raffaello Sernesi, Federico Zandomeneghi, Silvestro Lega e altri ancora) formarono il loro spirito artistico all’interno di un quadro storico molto particolare, ricco di cambiamenti sociali e politici (la fine del romanticismo, l’Unità d’Italia).
Le loro idee nascono spontanee, tra una bevuta e una discussione, a Firenze, al caffè Michelangelo. Qui incomincia ad arrivare l’aria fresca della nuova pittura francese, matura il distacco netto dal romanticismo e cresce l’attenzione verso la storia attuale e la ricerca del vero. Da qui nasce il periodo povero e felice  di Piagentina, nella periferia del capoluogo toscano, dove i Macchiaioli trovarono tutto ciò che serviva alla loro pittura: campi, orti, lavandaie, contadini,  greggi, la luce e i colori.
A Silvestro Lega abbiamo dedicato una pagina tutta sua perché scelse il Gabbro come dimora per quasi un decennio, il suo ultimo; egli fu particolarmente attratto da questa campagna come anche dai personaggi che la animavano. La pagina "gli amici Macchiaoli" è dedicata agli altri pittori Macchiaioli che transitavano in questo territorio andando a trovare Diego Martelli a Castiglioncello o a Castelnuovo della Misericordia.
1826 - 1895


Torna ai contenuti