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Vocabolario
delle parole "dimenticate"
Ciglieri
Nelle case contadine era una sorta di anticamera della cantina: di solito a destra c’era la stalla, a diritto le scale che salivano nell’abitazione, e a sinistra il ciglieri; lì ci si cambiavano i vestiti da lavoro, si depositavano e si riparavano gli attrezzi di lavori e si faceva magazzino.
Giraiola
Giraiole venivano chiamate le donne del Gabbro (Gabbrigiane) che andavano fino a Livorno per vendere la loro merce.
Gromma
si tratta delle incrostazioni formate dal vino sulle pareti delle botti. Quando diventavano troppo spesse si distaccavano dal legno e sotto si potevano formare delle muffe. Allora bisognava entrare dentro la botte per toglierle rischiando anche una bella sbronza per le esalazioni di alcool sempre presenti.
Scollettare
Portare in cima ad una salita ripida un carico ridotto, perché altrimenti non ci si faceva.
Stollo
Lo stollo era il fulcro del pagliaio (pagliaio che poteva essere fatto di paglia o di fieno e serviva per conservare il foraggio). Era di legno di cipresso e doveva essere tagliato alla luna calante di gennaio per durare una vita; tutt'al più dopo una quindicina di anni marciva la parte interrata; quando succedeva lo stollo veniva ripiantato più profondamente diventando un po' più corto ma era ancora troppo prezioso per essere bruciato.
Stramutino
Colui che scollettava la legna, le fascine per i forni o le fascine di stipa sul proprio groppone, al posto dei muli.
Trapelo
Il trapelo era un servizio che aiutava i barocciai a superare certe salite assai faticose, collocato in punti strategici. Lì attendava un cavallo dall'indole particolarmente buona che veniva attaccato davanti al cavallo del barocciao per aiutare a tirare fino in cima il pesante carico.
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Siamo agli inizi, questo vocabolario verrà ampliato con il tempo!
Se anche voi conoscete delle "parole dimenticate" che si usavano in questo territorio, segnalatecele!