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Girasoli
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Con le sue fioriture spettacolari, i campi di girasoli hanno ispirato i pittori di tutti i tempi e non finiranno mai di stupire per la loro bellezza. Il Girasole è una pianta di origine americana: Perù secondo alcuni studiosi, Messico secondo altri. E' stata introdotta in Europa nei primi decenni del 1500 (soprattutto come pianta ornamentale), assumendo tuttavia una certa importanza come pianta oleifera soltanto nel Settecento. Dalla seconda metà dell'Ottocento ha avuto una notevole diffusione specialmente in Russia. Oggi è largamente coltivata a livello mondiale, tanto che attualmente si trova al secondo posto, dopo la soia, tra le piante produttrici di olio.
Il Girasole è una pianta annua di grande sviluppo, con lunga radice fittonante su cui sono inserite le radici laterali. Il fusto può raggiungere notevoli altezze: nelle varietà da olio fino a 2 metri circa. Il culmo è eretto e solo a maturità si curva nella parte terminale per l'aumento del peso dell'infiorescenza. Il culmo termina con l'infiorescenza o calatide, le cui dimensioni sono molto variabili (in media 10-40 cm di diametro). Questa infiorescenza è caratterizzata, esternamente, da una corona di fiori sterili (con grandi ligule gialle che impropriamente sono considerate costituire la corolla) entro cui sono inseriti tutti gli altri, più piccoli, fertili, ermafroditi; il numero totale dei fiori varia da 500 a 3.000 fino a un massimo di 8.000 nelle varietà non da olio. Caratteristico del Girasole è l'eliotropismo, cioè il fatto di seguire il movimento della luce durante il giorno; tale fenomeno, che riguarda l'infiorescenza durante la fase di sviluppo e le giovani foglie, cessa al sopraggiungere della fioritura, tanto che da questo momento in poi la maggior parte dei fiori rimane rivolta verso est sud-est.
La semina del girasole avviene ad Aprile–Maggio e la raccolta viene effettuata tra Agosto e i primi di Settembre, la resa per ettaro è di 10-15 quintali.