Il pollaio diffuso a Podernuovo - Parco Culturale di Camaiano

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Il pollaio diffuso a Podernuovo
Dovete sapere che Podernuovo è stato sede per molti anni di un’associazione che si chiamava “l’arca”. Il nome nacque dal bisogno, per quegli anni ’80, di fantasticare un luogo-rifugio per esseri umani insofferenti della vita frenetica di città.
Eppure, oggi, questo stesso nome rivela tutta la sua potenza profetica! Perché Podernuovo più che un rifugio per umani sta diventando sempre più un’Arca di animali: gatti, pesci, tartarughe, …e infine galline! Mancano cani e conigli, ma presto provvederemo.
Vi raccontiamo così la storia delle ultime arrivate, le galline, appunto, di rigorosa razza Livorno.
Qualche anno fa, all’interno del gruppo interessato al progetto per il Parco Culturale di Camaiano, si fece spazio la proposta di trovare un prodotto simbolo della nostra valle e quale scelta migliore dell’uovo
, che caratterizza la produzione domestica, e non, di quasi tutte le case rurali della zona! Ma non un uovo qualsiasi, bensì l’uovo della famosa razza Livorno, che come abbiamo scoperto, è conosciuta in tutto il mondo e al contempo è di origine tipica del nostro territorio. Il secondo passo fu: «creiamo un pollaio diffuso tra gli abitanti del Parco che aderiranno all’iniziativa».
Noi di Podernuovo aderimmo subito, anche perché, in verità, l’dea delle galline circolava già da tempo in famiglia. Esattamente da sei anni fa, quando a Podernuovo arrivò il primo nipotino, e si rafforzò dopo tre anni con il benvenuto al secondo! Perché, quale cibo migliore di un uovo fresco e genuino per i nostri cari bambini? …Naturalmente loro sono spesso una buona scusa per i vantaggi degli adulti!
Il primo problema da affrontare fu la costruzione di un pollaio, ma non uno qualsiasi, perché tenevamo molto alla qualità di vita delle galline, ritenendo che questa qualità si trasferisse anche alle loro uova. Così aderimmo, come da indicazioni per il pollaio diffuso, alle linee del regolamento per “le galline felici”, che impongono spazi adeguati ed altre accortezze vitali per i pennuti.
Nell’impresa fummo aiutati dalle preziose indicazioni trovate sul bellissimo e completo sito “tutto sulle galline” (www.tuttosullegalline.it) e dalla fattiva collaborazione di Barbara Sandri  (che con Francesco Giubbilini sono i responsabili del citato sito) che ci aiutò non solo nella costruzione, ma anche a trovare soluzioni efficaci e dispositivi automatici per garantire la sicurezza e l’alimentazione dei polli anche durante eventuali giorni di assenza di noi ‘accuditori’.
Così, soddisfatti dell’opera compiuta, a ottobre 2019 ospitammo quattro giovani galline provenienti dagli allevamenti delle Cerretelle (due collo oro) e da Cappellese (una bianca e una nera): quattro bellissime e slanciate livornesi che facevano gioia solo a guardarle, ma soprattutto stimolavano l’interesse e la curiosità di nipotini e … gatti!
Ma … disgrazia disgrazia! Pochi giorni fa un cane di passaggio riesce ad entrare nella proprietà e, mente le galline sono libere al pascolo, sceglie come povera preda la nera … che non riesce a sfuggirgli! Potete immaginare il dispiacere di tutti noi, ma soprattutto dei piccoli nipotini non ancora avvezzi alla dura realtà della vita, fatta di gioie e dolori e nascite e morti.
La vita continua e presto una nuova giovane nera si aggiungerà al gruppo.
Nel frattempo continuiamo a gustare con gratitudine le loro preziose uova, divertendoci ad inventare nove gustose ricette, e a godere della loro compagnia: non a caso, come stiamo scoprendo, si definiscono “animali da cortile”!
Questo è uno dei tanti doni ricevuti dalla partecipazione alla vita del Parco Culturale di Camaiano.
 
Walter e Tatiana


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